Come scegliere la focale dell'obiettivo - La scelta ... - obiettivo per telecamere
"E’ vero, incontro tanta gente. E anche io mi sono chiesto che cosa possano volere da me. Certamente una guida, una speranza, forse perfino una luce che accenda i cuori di giovani e meno giovani. C’è sete e fame di parole, di pensiero. Cercano un’eresia in un mondo codificato. E io posso dire loro solo ciò che mi sono ripetuto per anni lungo il corso della mia vita: “prendetevi la luna”. E ricordarsi che l’ironia è una forma di intelligenza superiore, l’arma degli eretici".
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"E’ un modo per dire siate ambiziosi, cercate la vostra unicità. Bisogna avere la fronte alta e continuare a sognare. Il pericolo è nella bonaccia delle emozioni, nella rassegnazione, è in chi semina accidia e smarrimento come se fosse la regola del più aggiornato marketing dell’esistenza. Opporsi a tutto questo è il mio desiderio, la mia missione, la ragione per cui continuo a peregrinare nelle piazze e nei teatri. Cerco libertà, passione, coraggio. Il resto è noia".
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"Con i social tutti possono avere voce. Sembrerebbe una vera democrazia. Ma la democrazia è davvero far parlare tutti? In parte sì. Ma allora vuol dire che tutti hanno le stesse competenze? Evidentemente no. Allora si arriva alla parresia e bisogna andare a scomodare Socrate, Platone, Aristotele. Insomma, non funziona così: se tutti dicono la verità c’è confusione. E’ un qualcosa su cui oggi ci dobbiamo interrogare, all’alba di una nuova trasformazione digitale che è l’intelligenza artificiale. D’ora in poi, chi dirà la verità, un algoritmo? Io credo che, prima di tutto, si debba tener fermo il principio delle competenze".
mattina ubriachi non sono “à la page“, che costruirsi un futuro è faticoso, come se l’unica cosa sensata della vita fosse dilapidare un capitare ereditato. Tutto questo non ha un senso. E a questo mi ribello, come uomo, professionista, intellettuale". Ce n’è un po’ per tutti. Eppure alle conferenze di Paolo Crepet è sempre il tutto esaurito. Come se la gente corresse a sentire le miserie del nostro tempo, in cui in qualche modo si riconosce. Sta forse in questo il successo di “Prendetevi la luna”, titolo dell’ultimo libro di Crepet diventato ora conferenza, e non spettacolo, tiene a precisare il celebre psichiatra e sociologo. Conferenza che andrà in scena a Villa Bertelli al Forte dei Marmi sabato 26 agosto alle 21.30 e il 30 al Teatro Romano di Fiesole alle 21. Domani alle 18.30 invece, in piazza Matteotti a San Casciano dei Bagni, Crepet si confronterà con Walter Veltroni.
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"Sono degli impotenti. Ogni bullo è un impotente nel senso che, non avendo altri strumenti di idee, comportamenti o di interessante nella vita, si adatta a demolire l’altro. E’ nella demolizione degli altri ha una qualche ipotesi di crescita di sé, che puntualmente naufraga. Che tu abbia 25 anni o 15 non cambia".
"Io non pettino le persone per il verso del pelo, non le consolo. Mi sbalordisco dell’imbecillità della gente quando pensa che se i figli non hanno fatto le 7 di
"Sì, capita quasi tutte le sere. Ci sono quelli che mi ringraziano e che mi dicono di aver applicato le mie idee all’educazione dei figli. Fermo restando che io non ha mai scritto “dieci regole d’oro”, non sarebbe serio. E c’è il genitore che scopre, ma in qualche modo lo sapeva già ma viene a sentirselo dire, che ha sbagliato tutto o quasi. E quindi è un momento catartico".