Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

Problemi:è possibile il conto visione di cui alla fase 2 ?è possibile che la merce della fase 3 ritorni in Italia direttamente da Uk e non da Usa?G.I.Risponde Giovanni ZangrilliL'operazione dovrebbe avvenire così:i beni partono per gli Usa accompagnati in dogana non da una fattura di vendita, ma da una «lista valorizzata»il cliente Usa, visionati i beni, ne acquista alcuni e invia gli altri in UK, accompagnandoli col documento previsto dalla sua normativa (in cui figurerà anche il soggetto italiano ancora proprietario dei beni );il cliente in Uk, a sua volta, visionati i beni, ne acquista alcuni e rispedisce i restanti in Italia, accompagnandoli col documento di resa all'uopo previsto dalla sua normativa e facendo riferimento (meglio allegandolo) al documento accompagnatorio emesso da Usa. Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

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il cliente in Uk, a sua volta, visionati i beni, ne acquista alcuni e rispedisce i restanti in Italia, accompagnandoli col documento di resa all'uopo previsto dalla sua normativa e facendo riferimento (meglio allegandolo) al documento accompagnatorio emesso da Usa. Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

Le fasi dureranno circa 6 mesi (nel senso che entro 6 mesi la merce non venduta ritornerà in Italia).I beni di cui alla fase 3 partiranno direttamente da Uk e non da Usa per evitare aggravi di costi di trasporto e oneri doganali.Problemi:è possibile il conto visione di cui alla fase 2 ?è possibile che la merce della fase 3 ritorni in Italia direttamente da Uk e non da Usa?G.I.Risponde Giovanni ZangrilliL'operazione dovrebbe avvenire così:i beni partono per gli Usa accompagnati in dogana non da una fattura di vendita, ma da una «lista valorizzata»il cliente Usa, visionati i beni, ne acquista alcuni e invia gli altri in UK, accompagnandoli col documento previsto dalla sua normativa (in cui figurerà anche il soggetto italiano ancora proprietario dei beni );il cliente in Uk, a sua volta, visionati i beni, ne acquista alcuni e rispedisce i restanti in Italia, accompagnandoli col documento di resa all'uopo previsto dalla sua normativa e facendo riferimento (meglio allegandolo) al documento accompagnatorio emesso da Usa. Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

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Fase 3: cliente Usa consociato (Usa) ritorna in Italia da Uk (e non da Usa) a soggetto italiano (It) i beni non vendutiLe fasi dureranno circa 6 mesi (nel senso che entro 6 mesi la merce non venduta ritornerà in Italia).I beni di cui alla fase 3 partiranno direttamente da Uk e non da Usa per evitare aggravi di costi di trasporto e oneri doganali.Problemi:è possibile il conto visione di cui alla fase 2 ?è possibile che la merce della fase 3 ritorni in Italia direttamente da Uk e non da Usa?G.I.Risponde Giovanni ZangrilliL'operazione dovrebbe avvenire così:i beni partono per gli Usa accompagnati in dogana non da una fattura di vendita, ma da una «lista valorizzata»il cliente Usa, visionati i beni, ne acquista alcuni e invia gli altri in UK, accompagnandoli col documento previsto dalla sua normativa (in cui figurerà anche il soggetto italiano ancora proprietario dei beni );il cliente in Uk, a sua volta, visionati i beni, ne acquista alcuni e rispedisce i restanti in Italia, accompagnandoli col documento di resa all'uopo previsto dalla sua normativa e facendo riferimento (meglio allegandolo) al documento accompagnatorio emesso da Usa. Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

Le dittature vogliono stravolgere l’ordine occidentale. Ucraina, Taiwan, Medio Oriente e Coree sono i diversi tasselli di...

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Risponde Giovanni ZangrilliL'operazione dovrebbe avvenire così:i beni partono per gli Usa accompagnati in dogana non da una fattura di vendita, ma da una «lista valorizzata»il cliente Usa, visionati i beni, ne acquista alcuni e invia gli altri in UK, accompagnandoli col documento previsto dalla sua normativa (in cui figurerà anche il soggetto italiano ancora proprietario dei beni );il cliente in Uk, a sua volta, visionati i beni, ne acquista alcuni e rispedisce i restanti in Italia, accompagnandoli col documento di resa all'uopo previsto dalla sua normativa e facendo riferimento (meglio allegandolo) al documento accompagnatorio emesso da Usa. Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

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Fase 2: cliente Usa consociato (Usa) consegna i medesimi beni in conto visione a sub-cliente consociato Uk (Uk) che eventualmente ne acquista in parteFase 3: cliente Usa consociato (Usa) ritorna in Italia da Uk (e non da Usa) a soggetto italiano (It) i beni non vendutiLe fasi dureranno circa 6 mesi (nel senso che entro 6 mesi la merce non venduta ritornerà in Italia).I beni di cui alla fase 3 partiranno direttamente da Uk e non da Usa per evitare aggravi di costi di trasporto e oneri doganali.Problemi:è possibile il conto visione di cui alla fase 2 ?è possibile che la merce della fase 3 ritorni in Italia direttamente da Uk e non da Usa?G.I.Risponde Giovanni ZangrilliL'operazione dovrebbe avvenire così:i beni partono per gli Usa accompagnati in dogana non da una fattura di vendita, ma da una «lista valorizzata»il cliente Usa, visionati i beni, ne acquista alcuni e invia gli altri in UK, accompagnandoli col documento previsto dalla sua normativa (in cui figurerà anche il soggetto italiano ancora proprietario dei beni );il cliente in Uk, a sua volta, visionati i beni, ne acquista alcuni e rispedisce i restanti in Italia, accompagnandoli col documento di resa all'uopo previsto dalla sua normativa e facendo riferimento (meglio allegandolo) al documento accompagnatorio emesso da Usa. Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

Conto visioneFase 1: soggetto italiano (It) consegna beni in conto visione a cliente Usa consociato (Usa) che eventualmente ne acquista in parteFase 2: cliente Usa consociato (Usa) consegna i medesimi beni in conto visione a sub-cliente consociato Uk (Uk) che eventualmente ne acquista in parteFase 3: cliente Usa consociato (Usa) ritorna in Italia da Uk (e non da Usa) a soggetto italiano (It) i beni non vendutiLe fasi dureranno circa 6 mesi (nel senso che entro 6 mesi la merce non venduta ritornerà in Italia).I beni di cui alla fase 3 partiranno direttamente da Uk e non da Usa per evitare aggravi di costi di trasporto e oneri doganali.Problemi:è possibile il conto visione di cui alla fase 2 ?è possibile che la merce della fase 3 ritorni in Italia direttamente da Uk e non da Usa?G.I.Risponde Giovanni ZangrilliL'operazione dovrebbe avvenire così:i beni partono per gli Usa accompagnati in dogana non da una fattura di vendita, ma da una «lista valorizzata»il cliente Usa, visionati i beni, ne acquista alcuni e invia gli altri in UK, accompagnandoli col documento previsto dalla sua normativa (in cui figurerà anche il soggetto italiano ancora proprietario dei beni );il cliente in Uk, a sua volta, visionati i beni, ne acquista alcuni e rispedisce i restanti in Italia, accompagnandoli col documento di resa all'uopo previsto dalla sua normativa e facendo riferimento (meglio allegandolo) al documento accompagnatorio emesso da Usa. Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

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Fase 1: soggetto italiano (It) consegna beni in conto visione a cliente Usa consociato (Usa) che eventualmente ne acquista in parteFase 2: cliente Usa consociato (Usa) consegna i medesimi beni in conto visione a sub-cliente consociato Uk (Uk) che eventualmente ne acquista in parteFase 3: cliente Usa consociato (Usa) ritorna in Italia da Uk (e non da Usa) a soggetto italiano (It) i beni non vendutiLe fasi dureranno circa 6 mesi (nel senso che entro 6 mesi la merce non venduta ritornerà in Italia).I beni di cui alla fase 3 partiranno direttamente da Uk e non da Usa per evitare aggravi di costi di trasporto e oneri doganali.Problemi:è possibile il conto visione di cui alla fase 2 ?è possibile che la merce della fase 3 ritorni in Italia direttamente da Uk e non da Usa?G.I.Risponde Giovanni ZangrilliL'operazione dovrebbe avvenire così:i beni partono per gli Usa accompagnati in dogana non da una fattura di vendita, ma da una «lista valorizzata»il cliente Usa, visionati i beni, ne acquista alcuni e invia gli altri in UK, accompagnandoli col documento previsto dalla sua normativa (in cui figurerà anche il soggetto italiano ancora proprietario dei beni );il cliente in Uk, a sua volta, visionati i beni, ne acquista alcuni e rispedisce i restanti in Italia, accompagnandoli col documento di resa all'uopo previsto dalla sua normativa e facendo riferimento (meglio allegandolo) al documento accompagnatorio emesso da Usa. Al rientro dei beni residui, il soggetto Italiano scaricherà doganalmente la lista valorizzata iniziale tenendo conto delle fatture: a) all'esportazione emesse nei confronti di Usa; b) ex art. 7 emesse nei confronti di Uk.

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